Scatola Rosa: sistemi antiviolenza…??

Oggi sul giornale ho dovuto leggere una notizia tecnologica piuttosto imbarazzante. 

Hanno inventato una "ScatScatola Rosaola rosa": una scatola nera "speciale" fatta per le donne che usano l’automobile da sole… E’ dotata di un sistema satellitare da installare in un punto nascosto della
macchina, dotato di un localizzatore costituito da una centralina
elettronica che integra un modem GSM, un ricevitore GPS ed una memoria
per la registrazione dei dati di viaggio che consente alla centrale di
localizzare, in caso di allarme, il veicolo e dare le indicazioni
necessarie alle Forze dell’Ordine. La donna in pericolo preme il pulsante apposito e -come nei migliori film d’azione, con i commessi delle banche minacciati dai rapinatori armati- per magia dopo qualche istante compaiono le personcine in divisa.

Questo dispositivo è stato creato con l’esplicita intenzione di proteggere le donne che vengono aggredite, specie la notte quando sono in giro da sole in macchina. E poi per le donne che si trovano a mezzo fermo in strada per un guasto meccanico.

Ora, permettetemi alcune considerazioni spicce:

– quando una macchina si guasta in strada si chiama il carro attrezzi. Non vedo cosa ne possano le forze dell’ordine. E comunque, in ogni caso, tanto varrebbe fare una "scatola nera" per tutti, donne e uomini, visto che anche agli uomini si guasta l’automobile.

– quando una donna viene aggredita in automobile, cosa se ne fa del dispositivo GPS che chiama le forze dell’ordine? Sta ad aspettare che arrivi qualcuno e intanto si lascia aggredire? Piuttosto io investirei i soldi della scatoletta rosa in dei vetri infrangibili e delle chiusure automatiche (chiusure di cui ormai tutte le nuove automobili sono dotate peraltro…). Senza contare che si da per scontato che la donna sia vittima indifesa e l’uomo no, posizione tutta da discutere e convinzione da abbattere, a mio avviso.

 

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7 risposte a Scatola Rosa: sistemi antiviolenza…??

  1. jvl3 scrive:

    Metropolis: credo che li contesti perchè in caso di incidente possono diventare problematici.

  2. Metropolis scrive:

    Sono solita catalogare questo genere di iniziative come propaganda politica subdola finalizzata ad abbindolare la gente, nascondendo i (molti, in questo caso) punti deboli e facendo intendere che sia l’invenzione del secolo. Quando al contrario per una donna che se ne servisse potrebbe rivelarsi più un danno che un aiuto (vedi, come diceva jvl3, un uso perverso di Google maps).
    Il paradosso è che il competentissimo Ministro per le Pari Opportunità incensa una trovata che è discriminatoria (e inutilmente costosa. Perché non investire quei fondi in progetti più sensati?)

    Per Heow le fou: potresti motivare perché contesti l’idea dei vetri infrangibili?

  3. Heow le fou scrive:

    Per “città civile” intendevo: località geografica con alta densità di abitanti e di persone.

    Se una ragazza viene violentata alle Terre Brulle, il tempo di intervento del Pubblico Sforzo sta in un intorno positivo dell’ora.

  4. jvl3 scrive:

    Senza dimenticare che poi se una donna subisce uno stupro… beh, un po’ se l’è cercata!!! BIRBANTELLA!

  5. Alle scrive:

    avevo letto l’articolo sul corriere -mi sembra- l’altro giorno…il ritratto della donna tipo a cui serve il gps che ne usciva era una cosa del tipo: “la donnina bisognosa di aiuto perchè, la stupidina, tende ad incappare in qualche problemuccio tipo guasto della macchina, incidenti automobilistici, stupri”…non so, vedere queste cose messe tutte sullo stesso piano e indicate come “inconvenienti tipicamente femminili” mi ha fatto accapponare la pelle…

  6. jvl3 scrive:

    1. Milano non si può più definire civile da quando è militarizzata.

    2. Ma ovviamente perchè qualcunO ha deciso che il rosa è IL colore da donna.

    *ironia mode ON*
    3. IL gps è uomo, quindi serve alla donna.
    *ironia mode OFF*
    4. Io non credo che possano mai riuscire a fare UN intervento.

    5. Google maps ci verrà incontro anche in questo.

    La decerebrazione non ha limiti.

  7. Heow le fou scrive:

    UN solo commento:

    HAHAHAHAHAAHAHHAhAHAHAHAHSHSHSHAHAHAH

    Che cazzata gigantesca!

    1. Il tempo di intervento delle forze dell’ordine in una città civile come Milano è attorno ai venti minuti (cronometrati da un caro amico agente di stazione in metro). In venti minuti succede di tutto.

    2. Se la scatola è nascosta, perchè l’hanno fatta rosa?

    3. Se la scatola è un segnalatore gps gprs, perchè deve servire solo alle donne?

    4. Dato il numero di episodi di violenza, la Pubblica Forza dispone di sufficienti mezzi e uomini per far fronte a tutte le richieste?

    5. Questi fantastici tracciati gps per sole donne finiscono su di un server dove chiunque li può visionare e annotare percorsi ed abitudini?
    Interessante. Così l’eventuale stupratore potrà un domani scaricarsi da eCiuccio il tracciato KML della vittima più comoda vicina a casina sua.

    PESSIMA IDEA.

    Contesto fortemente il tuo suggerimento di vetri infrangibili, ma per il resto non posso che trovarmi d’accordo.

    E’ una pagliacciata e l’ennesimo placebo sociale. Do un contentino, in modo che le persone si sentano un pochino più sicure, in cambio di una quantità spropositata di denaro (i tracker gps gprs costano intorno ai 500 euro senza iva e senza scatolino rosa intorno. Fonte: ElettronicaIn, Gallarate).

    Donne, Uomini, bambini…
    Se vi sentite minacciati investite in spray al CS. Si trova su eBay e sembra spray al peperoncino.

    La differenza è che funziona.

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